Pensiamo che un museo non sia un semplice dispensatore di scienza, uno sterile contenitore; il contenitore e contenuto sono in relazione fra loro. Il motore della relazione è l’arte.

Ci siamo concentrati sullo “spirito del luogo”, cercando di individuare il “genius loci” degli antichi. L’essenza trovata l’abbiamo materializzata in forme pure scandite dalla luce, compiute in se stesse, ma disposte ad un dialogo senza stridori con le preesistenze.

L’edificio è costituito da quattro blocchi sfalsati distanziati da volumi vetrati in copertura e disposti su una piastra sollevata da terra. I quattro volumi parallelepipedi ospitano le sale esposizione affiancate dagli spazi di sosta e percorsi.

La luce proviene sempre dall’alto, nei corridoi attraverso le coperture vetrate, nelle sale è filtrata dai tagli longitudinali cui è apposto un sistema di doppie lastre, trasparente all’esterno e opalina nella parte interna.

Il museo è concepito come uno spazio unitario formato da diverse entità spaziali ordinate.