L’edificio si apre verso la città mostrando il suo “cuore di vetro” : queste aperture nel corpo dell’edificio sono destinate ad accoglierne tutti i momenti socializzanti, come l’ingresso e le zone di transito verso l’edificio esistente.
La circolazione interna è strutturata come un percorso della conoscenza: dall’alto verso il basso; partendo da ciò che la natura ha messo a disposizione dei nostri progenitori, si possono osservare via via i rapporti e le modificazioni reciproche tra l’uomo e l’ambiente naturale, attraverso le varie epoche tecnologiche.
L’edificio appare come un montaggio di volumi opachi, traslucidi e trasparenti, legando così anche la sua forma e i materiali costruttivi alla metafora del cammino dell’uomo verso la consapevolezza del mondo che lo circonda.
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