Questo intervento si pone come il simbolo della capacità di orientare e gestire con chiarezza e trasparenza la vita e lo sviluppo di una società avanzata.
Le considerazioni di partenza sono state:
1. stabilire un rapporto preferenziale con il Tiergarten
2. ordinare l’intervento in fasce funzionali concentriche, alternando gli spazi liberi alle costruzioni, secondo uno schema che rafforzi formalmente l’ansa della Spree
3. monumentalizzare gli spazi aperti (il vuoto) e al contempo alleggerire le parti costruite
Il nuovo intervento si dispone lungo le rive della Spree andando a costruire un giardino all’italiana di dimensione urbana, formando un anfiteatro di edifici e di spazi verdi rivolti verso il Tiergarten e il centro della città. I due edifici del Reichstag e del Bundersrat, come grandi gazebo, chiuderanno la composizione disponendosi lungo un asse est-ovest.
Alcuni temi, come la leggerezza e la trasparenza, vengono da noi utilizzati con intenti simbolici e non per fini stilistici. Non vogliamo parlare di un’architettura che si mimetizza nella natura fino a sparire, ma che bensì contribuisce in modo attivo alla “monumentalizzazione” degli spazi aperti, che collabora all’idea di istituzioni permeabili e percorribili, non castelli inaccessibili e ostili, non “Palazzi” dove il potere si arrocca, ma “Luoghi” dove la cosa pubblica viene chiaramente gestita.
|